Bilancio e prospettive future riguardanti il settore juniore.

Ci racconta tutto il vicepresidente West Verona Rugby e coach U14 Marco Corso.

Pensi che il comparto giovanile sia cresciuto rispetto agli anni precedenti?
Qualitativamente devo dire che il livello atletico si è alzato e penso sia dovuto al buon lavoro fatto in allenamento. Inoltre, quasi tutti i ragazzi delle giovanili, dall’U14 all’U18, cominciano ad avere un vissuto rugbystico, una buona esperienza che può essere di supporto anche a chi si approccia per la prima volta al mondo della palla ovale, come magari accade in U14. A mio parere, potremmo raggiungere numeri ancori maggiori, incrementando l’attività nelle scuole.

Alcuni importanti traguardi raggiunti in questa stagione?
Abbiamo avuto varie soddisfazioni: Andrea Olivieri e Pietro Sartori hanno partecipato a tutte le selezioni di categoria U14 giocando anche in tornei importanti, come quello di Roma, dove entrambe le squadre venete hanno raggiunto il primo posto. In più, Pietro era il capitano di una delle due squadre.
In U16, Matthias Douglas è stato uno dei prescelti dell’Accademia di Treviso. Infine, in U18, Nicolò Semprebon ha continuato il suo percorso di crescita nell’accademia di Verona, prendendo parte a tutte le selezioni di categoria. Comunque, devo dire che tutti i ragazzi delle varie squadre stanno crescendo, il progetto franchigia sta funzionando!

Parlando dell’U14, questo è stato il primo anno di collaborazione con un altro club veronese: i Lupos…
Esatto,  devo dire che è andato molto bene. I ragazzi sono amici, si divertono tra loro e questa è la cosa che mi inorgoglisce di più; significa che stiamo creando un ambiente sereno e positivo, dove i ragazzi si sentono a proprio agio. E grazie alle preparazioni impegnative in campo, sono arrivati anche ottimi risultati contro squadre ben più strutturate.

A fine stagione è stato firmato un importante accordo con Colorno, finalizzato soprattutto alla crescita delle giovanili. Quali sono le aspettative?
Spero che questo progetto permetta ovviamente ai ragazzi di migliorare, ma soprattutto agli allenatori ed educatori di crescere qualitativamente. Questo è essenziale per formare correttamente i nostri atleti. Possiamo apprendere molto dai tecnici di Colorno che sono di fama internazionale, così come imparare qualcosa anche dalla loro struttura societaria. Cominceremo con la prossima stagione, vedremo come andrà, ma sono ben fiducioso!